Cortegiani Michele *
CORTEGIANI MICHELE
Napoli 1857 - Tunisi (Tunisia) ?
L’artista napoletano operò per lo più a Palermo, dove inizialmente studiò con F. Lojacono e fu avviato alla pittura di paesaggio: nel 1883 inviò i suoi primi soggetti siciliani alle mostre di Genova (Nel porto di Palermo) e di Milano (Molo di Palermo) e nel 1892 ottenne pieni consensi all'Esposizione nazionale di Paler-mo dove presentò la grande veduta paesistica Le mura ciclopiche di Erice (Palermo, Palazzo dei Normanni) e Le catacombe dei Cappuccini (tela presentata anche alla mostra di Genova dello stesso anno). La sua fama fu legata soprattutto all'attività di decoratore: fra il 1893 e il 1897, in collaborazione con E. De Maria Bergler, R. Lentini e L. Di Giovanni realizzò la decorazione di gusto eclettico del teatro Massimo di Palermo; con De Maria eseguì anche gli affreschi della sala da pranzo di Villa Igea (1899-1900). Sue opere sono conservate in collezioni pubbliche (San Martino, Isola delle Femmine, Donna in preghiera, 1897; Ragazze in preghiera, 1900; Profilo di donna, Palermo, Galleria Civica d'Arte Moderna) e private (San Giuseppe col Bambino, Veduta del Monte Pellegrino). Nei primi anni del Novecento si trasferì in Tunisia dove si dedicò all'insegnamento privato.
Napoli 1857 - Tunisi (Tunisia) ?
L’artista napoletano operò per lo più a Palermo, dove inizialmente studiò con F. Lojacono e fu avviato alla pittura di paesaggio: nel 1883 inviò i suoi primi soggetti siciliani alle mostre di Genova (Nel porto di Palermo) e di Milano (Molo di Palermo) e nel 1892 ottenne pieni consensi all'Esposizione nazionale di Paler-mo dove presentò la grande veduta paesistica Le mura ciclopiche di Erice (Palermo, Palazzo dei Normanni) e Le catacombe dei Cappuccini (tela presentata anche alla mostra di Genova dello stesso anno). La sua fama fu legata soprattutto all'attività di decoratore: fra il 1893 e il 1897, in collaborazione con E. De Maria Bergler, R. Lentini e L. Di Giovanni realizzò la decorazione di gusto eclettico del teatro Massimo di Palermo; con De Maria eseguì anche gli affreschi della sala da pranzo di Villa Igea (1899-1900). Sue opere sono conservate in collezioni pubbliche (San Martino, Isola delle Femmine, Donna in preghiera, 1897; Ragazze in preghiera, 1900; Profilo di donna, Palermo, Galleria Civica d'Arte Moderna) e private (San Giuseppe col Bambino, Veduta del Monte Pellegrino). Nei primi anni del Novecento si trasferì in Tunisia dove si dedicò all'insegnamento privato.