Bassi Ferdinando*
BASSI FERDINANDO
Trento 1812 - Venezia 1883
Fra il 1830 e il 1833 frequentò l'Accademia di Brera a Milano e nel 1834 passò all'Accademia di Venezia allievo di O. Politi, con il quale sarà poi in stretto rapporto d'amicizia. Nel 1835 fu premiato per il Metabo che insegna a tirare con l'arco alla figlia Camilla, esposto sia a Venezia sia a Trento e donato poi alla famiglia Consolati. Probabilmente attraverso lo stesso Politi, l’artista si fece conoscere anche a Trieste dove, nonostante un’iniziale avversione per il genere, si affermò come ritrattista, testimone della diffusione di modi neoclassici. Pur vivendo in prevalenza lontano dal Trentino, lavorò spesso per la sua terra natale eseguendo una serie di opere di tema religioso, soprattutto per chiese della Valsugana (Borgo, Levico, Torcegno). A partire dagli anni '40 ottenne numerose commissioni di ritratti da parte di nobiltà e borghesia locali: fra questi, il Ritratto della Baronessa Anna Trentini Giovanelli (1840-45 ca., castello del Buonconsiglio di Trento) e quello del Conte Carlo Coronini (Trento, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto). Pittore e incisore di pregio, fu noto anche come critico d'arte.
Trento 1812 - Venezia 1883
Fra il 1830 e il 1833 frequentò l'Accademia di Brera a Milano e nel 1834 passò all'Accademia di Venezia allievo di O. Politi, con il quale sarà poi in stretto rapporto d'amicizia. Nel 1835 fu premiato per il Metabo che insegna a tirare con l'arco alla figlia Camilla, esposto sia a Venezia sia a Trento e donato poi alla famiglia Consolati. Probabilmente attraverso lo stesso Politi, l’artista si fece conoscere anche a Trieste dove, nonostante un’iniziale avversione per il genere, si affermò come ritrattista, testimone della diffusione di modi neoclassici. Pur vivendo in prevalenza lontano dal Trentino, lavorò spesso per la sua terra natale eseguendo una serie di opere di tema religioso, soprattutto per chiese della Valsugana (Borgo, Levico, Torcegno). A partire dagli anni '40 ottenne numerose commissioni di ritratti da parte di nobiltà e borghesia locali: fra questi, il Ritratto della Baronessa Anna Trentini Giovanelli (1840-45 ca., castello del Buonconsiglio di Trento) e quello del Conte Carlo Coronini (Trento, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto). Pittore e incisore di pregio, fu noto anche come critico d'arte.