Balbiano di Colcavagno Eugenio *
BALBIANO DI COLCAVAGNO EUGENIO
Torino 1816 - 1872
Di famiglia aristocratica, fu avviato alla carriera militare che abbandonò presto per dedicarsi alla pittura. All’Accademia di Torino studiò con A. Boucheron, F. Bonsignore, P. Bagetti e P. Righini. Tra il 1843 e il 1845 viaggiò per studio in Italia e in Germania, Svizzera e Francia. Dal 1853 al 1860 fu vice segretario e consigliere della Società Promotrice di Belle Arti di Torino, mentre dal 1867 al 1871 fece parte del comitato direttivo del Museo Civico. Dopo una fase fantastico-romantica, alla D’Azeglio (Costumi orientali, Una processione, esposti rispettivamente nel 1838 e nel 1842), si aggiornò in senso naturalistico alla luce dell’opera dei pittori di Barbizon e di C. Corot. Dal 1842 al 1861 espose alla Promotrice paesaggi (Paese, 1846, Torino, Circolo degli Artisti), ritratti e quadri di storia, tra cui la grande tela II popolo che deve fondare Alessandria (1847, Torino, Palazzo Reale). Negli ultimi anni la sua attività si ridusse a causa di una malattia agli occhi. Alla pittura si dedicò anche la sorella Elena (1807-1896), che esordì nel 1832 all’E sposizione del Valentino con Paese tratto dal vero a olio rappresentante i Bagni di Valdieri; intervenne poi alla mostra al Valentino del 1833 e a quelle del 1843 e del 1847 alla Promotrice.
Torino 1816 - 1872
Di famiglia aristocratica, fu avviato alla carriera militare che abbandonò presto per dedicarsi alla pittura. All’Accademia di Torino studiò con A. Boucheron, F. Bonsignore, P. Bagetti e P. Righini. Tra il 1843 e il 1845 viaggiò per studio in Italia e in Germania, Svizzera e Francia. Dal 1853 al 1860 fu vice segretario e consigliere della Società Promotrice di Belle Arti di Torino, mentre dal 1867 al 1871 fece parte del comitato direttivo del Museo Civico. Dopo una fase fantastico-romantica, alla D’Azeglio (Costumi orientali, Una processione, esposti rispettivamente nel 1838 e nel 1842), si aggiornò in senso naturalistico alla luce dell’opera dei pittori di Barbizon e di C. Corot. Dal 1842 al 1861 espose alla Promotrice paesaggi (Paese, 1846, Torino, Circolo degli Artisti), ritratti e quadri di storia, tra cui la grande tela II popolo che deve fondare Alessandria (1847, Torino, Palazzo Reale). Negli ultimi anni la sua attività si ridusse a causa di una malattia agli occhi. Alla pittura si dedicò anche la sorella Elena (1807-1896), che esordì nel 1832 all’E sposizione del Valentino con Paese tratto dal vero a olio rappresentante i Bagni di Valdieri; intervenne poi alla mostra al Valentino del 1833 e a quelle del 1843 e del 1847 alla Promotrice.