Ancillotti Torello*
ANCILLOTTI TORELLO
Montelupo Fiorentino (Firenze) 1843 - Firenze 1899
Si iscrisse nel 1858 all'Accademia di Belle Arti di Firenze e dal 1861 al 1863 fu allievo dell’Accademia senese. Già con Garibaldi nelle campagne del 1859 e del 1860, partecipò anche alla guerra del 1866, restando poi nell'esercito fino al 1870. L'impiego assunto dal 1872 presso la Biblioteca Nazionale di Firenze non gli impedì né la pratica artistica né di frequentare amici pittori, fra i quali E. Cecconi, N. Cannicci e probabilmente anche G. Fattori. Nel 1876 e nel 1877 espose a Genova e a Torino quadri di soggetto orientale: Carovana d'arabi avvertiti dalla guida dell'avvicinarsi del vento terribile e infuocato (Simoon), Incontro di due carovane nel deserto di Suez presso la Moschea di Ayed Bey. Trasferitosi nel 1878 a Rouen, realizzò le prime sculture (Pescheur à la ligne, esposto a Parigi nel 1881), paesaggi (La fin d'une belle journée a Rouen, esposto a Parigi nel 1879; Environ de Rouen), i primi quadri di genere (La brocanteuse,1884, Lione, Société des Arts), e sculture raffiguranti personaggi in costume (Soldat du XVI siècle, 1883,Chef de bande, 1883). Nelle vedute dei vecchi quartieri di Rouen, del 1885-86, si nota una grafia più forte e incisiva. Trasferitosi a Parigi nel 1886, ebbe un periodo di discreto successo ai Salon maturando una maniera fluida ed elegante (Place du Carrousel, 1889) e un progressivo aggiornamento sulle tendenze del tardo Naturalismo (Reverie, 1889). Tornato in Italia nel 1893, ricercò, nei paesaggi degli ultimi anni, i tagli e la luce della pittura toscana della sua giovinezza.
Montelupo Fiorentino (Firenze) 1843 - Firenze 1899
Si iscrisse nel 1858 all'Accademia di Belle Arti di Firenze e dal 1861 al 1863 fu allievo dell’Accademia senese. Già con Garibaldi nelle campagne del 1859 e del 1860, partecipò anche alla guerra del 1866, restando poi nell'esercito fino al 1870. L'impiego assunto dal 1872 presso la Biblioteca Nazionale di Firenze non gli impedì né la pratica artistica né di frequentare amici pittori, fra i quali E. Cecconi, N. Cannicci e probabilmente anche G. Fattori. Nel 1876 e nel 1877 espose a Genova e a Torino quadri di soggetto orientale: Carovana d'arabi avvertiti dalla guida dell'avvicinarsi del vento terribile e infuocato (Simoon), Incontro di due carovane nel deserto di Suez presso la Moschea di Ayed Bey. Trasferitosi nel 1878 a Rouen, realizzò le prime sculture (Pescheur à la ligne, esposto a Parigi nel 1881), paesaggi (La fin d'une belle journée a Rouen, esposto a Parigi nel 1879; Environ de Rouen), i primi quadri di genere (La brocanteuse,1884, Lione, Société des Arts), e sculture raffiguranti personaggi in costume (Soldat du XVI siècle, 1883,Chef de bande, 1883). Nelle vedute dei vecchi quartieri di Rouen, del 1885-86, si nota una grafia più forte e incisiva. Trasferitosi a Parigi nel 1886, ebbe un periodo di discreto successo ai Salon maturando una maniera fluida ed elegante (Place du Carrousel, 1889) e un progressivo aggiornamento sulle tendenze del tardo Naturalismo (Reverie, 1889). Tornato in Italia nel 1893, ricercò, nei paesaggi degli ultimi anni, i tagli e la luce della pittura toscana della sua giovinezza.