Il riallestimento risale all'estate scorsa,ma solo adesso esce sistematizzato in un volume (oltre alle foto storiche c'è una campagna fotografica ex novo dell'artista inglese Robert Pettena) a cura di Lucilla Meloni dedicato a L'Accademia di Belle Arti di Carrara e il suo patrimonio, edito col contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara (160 pp.,ill.,Postmedia Books,Milano 2015,€ 21,00). E' il coronamento di un lungo lavoro,condotto con la partecipazione attiva degli studenti,che restituisce alla collettività una collezione unica, che dai calchi antichi passa per Canova ( professore onorario dell' Accademia che conserva tredici suoi gessi),Thorvaldsen e Bartolini,fino alla Colonna persa per amore di Ettore Spalletti del 2013,ultima acquisizione,realizzata dagli studenti guidati dall'artista che ha donato l'opera ora in Aula Magna (nella foto). Il risultato è frutto di un grande lavoro collettivo di ripensamento,studio e restauro di opere e ambienti, con l'idea di ricalcare per quanto possibile la "sistemazione razionale e ordinata" degli anni Trenta firmata dall'allora presidente Adolfo Angeli, che dopo il terremoto del 1920 e per un decennio intervenne sul cinquecentesco Palazzo Cybo Malaspina sia a livello strutturale e decorativo che a quello espositivo delle raccolte. Dalle prime ricognizioni del patrimonio negli anni Ottanta,fino al merito e alla tenacia dell'attuale direttrice Lucilla Meloni e della docente di storia dell'arte Anna Vittoria Laghi,le collezioni dell'Accademia di Carrara ritessono oggi il percorso museografico di allora,arricchendosi di novità e sanando storture dovute a decenni d'incuria. Ad esempio,al nucleo dei Canova (pochissimi ormai i pezzi ancora da restaurare) si sono aggiunti i due pugili Creugante e Demosseno risanati dal Laboratorio di restauro,che hanno raggiunto la Letizia Ramolino Bonaparte dello stesso autore ne lla Sala della Vittoria;l'Altare degli Uomini Illustri in marmo del 1873 finito dietro una scaffalatura metallica in biblioteca è stato tirato fuori,restaurato e reintegrato con sei busti di carraresi illustri pure in marmo;i disegni "fascisti" di Ugo Prayer Galletti degli anni Trenta sono stati riesumati dai magazzini,inquadrati ed esposti. Le ricerche d'archivio hanno portato Marco Ciampolini alla scoperta persino di alcuni inediti,tra cui una lettera di Canova riguardante la statua di Elisa Bonaparte Baciocchi come musa Polimnia e un disegno a penna di Bartolomeo Pinelli,un Ercole vittorioso firmato e datato 1828. Il volume verrà presentato a marzo all' Accademia di San Luca.
L'Accademia riallestita
On
08 Giugno 2015
Di Federico Castelli Gattinara, da Il Giornale dell'Arte,marzo 2015