Vianelli Achille*
Porto Maurizio 1803 - Benevento 1894
Figlio di un funzionario veneto, console napoleonico di stanza a Porto Maurizio (oggi Imperia), conservò finio al 1845 la dizione francese del nome, Vianelly. Giunse a Napoli nel 1819 e fu indirizzato all’attività di incisore presso lo studio di W. Huber. Presto si legò con vincoli di amicizia, e poi di parentela, con G. Gigante, con il quale lavorò nello studio di A.S. Pitloo. All’attività di acquafortista e litografo fu legata la vasta produzione di disegni, acquerelli e dipinti a seppia, apprezzati per l’incisiva vivezza delle figure popolari e per la sensibilità romantica nella resa del paesaggio, vicino ai modi della Scuola di Posillipo (Cripta della Chiesa di Santa Maria di Siponto, 1838, coll. privata) e motivi paesistici (La Cattedrale di Troja, Interno della Chiesa della Madonna dei Miracoli ad Andria, esposti con due vedute napoletane, all’acquerello, alla Mostra Borbonica del 1851). Dal 1845 ebbe la nomina a professore onorarrio dell’Accademia napoletana e dopo il 1850 aprì una scuola privata di pittura a Benevento.