Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Vetri Paolo *

VETRI PAOLO
Castrogiovanni 1855 - Napoli 1937
Dalla nativa Enna (un tempo denominata Castrogiovanni) giunse a Napoli appena dodicenne e divenne l'allievo prediletto di D. Morelli, del quale in seguito sposò la figlia Eleonora. Esordì alla Promotrice del 1871 con Un nuovo menestrello. Dipinse ritratti, scene di genere, soggetti sacri e orientali.Nel 1875 presentò a Napoli Le mummie (Napoli, Museo di Capodimonte), dove già è evidente la peculiare ricercatezza cromaticae l’attenzione verista. Gran parte della sua produzione fu peraltro legata alle decorazioni a fresco sia di carattere profano (ciclo allegorico della Biblioteca Lucchesi-Palli, Napoli) sia religioso (basilica di San Francesco a Palermo, 1891). Espose a Napoli dal 1871 al 1922, a Milano dal 1878 al 1906 (1881, Lancillotto e Ginevra, Gesù in casa del Sommo Sacerdote e Costume arabo) e a Torino dal 1880 al 1902. Dal 1891 fu docente di Disegno presso l’Accademia partenopea.

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