Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Tominetti Achille *

TOMINETTI ACHILLE
Milano 1848 - Miazzina (Novara) 1917
Figlio di contadini del Novarese trapiantati a Milano, studiò presso l'Accademia di Brera, dove fra il 1864 e il 1869 ebbe come maestro L. Riccardi; nel 1867 esordì alla Mostra braidense con uno Studio di paesaggio. Con l'amico e collega E. Gignous condivise in quegli anni l'esperienza della pittura all’aperto (Dintorni di Milano, esposto a Milano nel 1871). Nel 1871 rientrò con la famiglia a Miazzina, nei pressi del Lago Maggiore, dove proseguì l'attività artistica, alternandola con il lavoro nei campi. Si ispirò alle campagne e ai boschi del Verbano per le sue vedute, che inviò con una certa regolarità alle esposizioni milanesi (1882, Primavera, Dintorni del lago Maggiore, Dopo la pioggia, Monterone) e alle mostre di Torino e di Genova. Dal 1885 frequentò la villa Troubetzkoy a Ghiffa, sul Lago Maggiore, dove ebbe modo di conoscere V. Grubicy, che fu più volte suo ospite a Miazzina (1886-1889). Il lungo sodalizio permise a Tominetti di partecipare a diverse esposizioni internazionali accanto agli altri artisti della galleria Grubicy: prima fra le altre la Mostra di Londra del 1888, dove l'artista fu presente con otto opere (tra le altre Autunno, Sera e Inverno a Miazzina). Dalla personale a lui dedicata, allestita nel 1911 a Verbania, ebbe origine il primo nucleo del nascente Museo del Paesaggio. Nell'ultimo decennio, si interessò sempre più a temi agresti-pastorali inseriti in vedute della sua terra e in paesaggi della Laurasca, per i quali si servì anche dell'ausilio fotografico.
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