Tominetti Achille *
Milano 1848 - Miazzina (Novara) 1917
Figlio di contadini del Novarese trapiantati a Milano, studiò presso l'Accademia di Brera, dove fra il 1864 e il 1869 ebbe come maestro L. Riccardi; nel 1867 esordì alla Mostra braidense con uno Studio di paesaggio. Con l'amico e collega E. Gignous condivise in quegli anni l'esperienza della pittura all’aperto (Dintorni di Milano, esposto a Milano nel 1871). Nel 1871 rientrò con la famiglia a Miazzina, nei pressi del Lago Maggiore, dove proseguì l'attività artistica, alternandola con il lavoro nei campi. Si ispirò alle campagne e ai boschi del Verbano per le sue vedute, che inviò con una certa regolarità alle esposizioni milanesi (1882, Primavera, Dintorni del lago Maggiore, Dopo la pioggia, Monterone) e alle mostre di Torino e di Genova. Dal 1885 frequentò la villa Troubetzkoy a Ghiffa, sul Lago Maggiore, dove ebbe modo di conoscere V. Grubicy, che fu più volte suo ospite a Miazzina (1886-1889). Il lungo sodalizio permise a Tominetti di partecipare a diverse esposizioni internazionali accanto agli altri artisti della galleria Grubicy: prima fra le altre la Mostra di Londra del 1888, dove l'artista fu presente con otto opere (tra le altre Autunno, Sera e Inverno a Miazzina). Dalla personale a lui dedicata, allestita nel 1911 a Verbania, ebbe origine il primo nucleo del nascente Museo del Paesaggio. Nell'ultimo decennio, si interessò sempre più a temi agresti-pastorali inseriti in vedute della sua terra e in paesaggi della Laurasca, per i quali si servì anche dell'ausilio fotografico.