Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Simonazzi Antonio *

SIMONAZZI ANTONIO
Modena 1824 -1908
Allievo all’Accademia di Modena di A. Malatesta, ripercorse l’iter formativo del maestro soggiornando a Firenze (alla scuola di G. Bezzuoli) e a Venezia. Alle esposizioni triennali modenesi ottenne premi nel 1844 (David sorprende Saul nella tenda, Modena, Istituto Venturi) e nel 1847 (L'incontro del Tasso con la sorella Cornelia); di chiara derivazione malatestiana è il Correggio presentato a Veronica Gambara (Modena, Istituto Venturi). Alle successive manifestazioni modenesi presentò soggetti di storia sacra, redatti nei modi della pittura da Salon (1854, Il convito di Baldassarre) o con richiami all’opera di F. Hayez (La figlia di Jefte, dipinto a Venezia nel 1855 e presentato alla Mostra accademica di Modena del 1857). Un aggiornamento in senso verista è evidente nelle opere esposte negli anni seguenti (1863,I novellieri del Decamerone, Modena, Museo Civico; 1873, La mietitura del fieno, Una sala dell'esposizione di Parigi, Il gregge, La mosca cieca; 1881, Le lavandaie). All'Esposizione Internazionale di Roma del 1883 fu presente con tre motivi. Durante gli anni della maturità insegnò all'Accademia Atestina di Modena, dove fu maestro, tra gli altri, di G. Muzzioli e A. Valli.
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