Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Serra Luigi *

SERRA LUIGI
Bologna 1846 - 1888
Dal 1863 seguì i corsi di G. C. Ferrari e di A. Puccinelli all'Accademia di Belle Arti di Bologna; grazie al pensionato AngioIini si perfezionò a Firenze (1866-1867). Pur frequentando l'ambiente del Caffè Michelan- giolo, fu estraneo alla poetica della “macchia”, ma si interessò alla pittura fiorentina del Quattrocento. I saggi di questi anni denunciano un gusto aneddotico (Maria de' Medici esiliata nel castello di Blois, 1868), con accentuazioni di chiaroscuro (Annibale Bentivoglio nel castello di Varano, 1870, Bologna, collegio Venturoli). Dal 1868 si stabilì a Roma, spostandosi poi per frequenti incarichi o per viaggi: nel 1873 si recò a Vienna per l'Esposizione Internazionale insieme all'amico M. De Maria e a R. Faccioli; nel 1875 realizzò il sipario del teatro di Fabriano. Dal 1875 al 1877 usufruì del pensionato Artistico Nazionale soggiornando a Venezia, dove studiò la pittura veneta del Quattrocento e in particolare V. Carpaccio: come ultimo saggio del pensionato eseguì Al Monte di Pietà (1878, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna), frutto di una lunga e meticolosa preparazione tramite una serie di disegni e schizzi. Questa prassi creativa accompagnò anche la successiva produzione dell’artista ,(Ingresso dell'esercito cattolico a Praga, 1878-1880,chiesa di Santa Maria della Vittoria, Roma; I coronari, 1885, Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti); in essa si scorge un processo di idealizzazione della forma e una progressiva semplificazione cromatica, in favore della meticolosa grafia, tesa a esprimere valori simbolici, mistici e morali (L'Apparizione della Vergine ai Santi Francesco e Bonaventura,1882 Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna;Irnerio che glossa le antiche leggi, 1888, volta della sala del Consiglio di Palazzo d’Accursio, Bologna).

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