Selvatico Lino *
Padova 1872 - Treviso 1924
Figlio del poeta e commediografo Riccardo, fondatore della Biennale veneziana, si formò sotto la guida di C. Laurenti ed E. Tito. Si dedicò alla ritrattistica rifacendosi agli esempi della pittura inglese (A. M. Whistler) e ai più recenti sviluppi europei presenti alle mostre veneziane (F. von Lembach, J. Lavery). Interessato inizialmente all’analisi psicologica del soggetto (Il Professor G. Bordiga, esposto a Venezia nel 1899, Venezia, Galleria della Fondazione Querini Stampalia) e propenso ad atmosfere intimiste nei soggetti infantili (Cuffietta bianca, esposto a Venezia nel 1901, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna), predilesse in seguito eleganti figure femminili in forme idealizzate (Irma Gramatica, esposto a Venezia nel 1903; La Contessa Annina Morosini, 1909, Venezia, Galleria d'Arte Moderna di Ca’ Pesaro). Presente alle biennali di Venezia, espose anche alle mostre di Torino (1902, Pensieri lontani), di Milano (1906, La bella Rosy) e di Roma (1907, Nina).