Scuri Enrico *
Bergamo 1806 - 1884
Allievo di G. Diotti presso l’Accademia Carrara di Bergamo, ottenne precoci incarichi per ritratti (C. Ruggeri, 1825, Bergamo, biblioteca civica) e decorazioni a fresco. Sull'esempio del maestro maturò uno stile di sapiente impostazione accademica, arricchito di ricercatezze cromatiche che impiegò con successo nelle importanti commissioni religiose (La Vergine appare a S. Simone Stock, 1835, parrocchiale di Calolzio, Bergamo; affeschi della cupola dell’incoronata di Lodi, 1837-1841; La condanna alle verghe dei SS. Nazaro e Celso, esposto a Milano nel 1847, parrocchiale di Urgnano, Bergamo); tali lavori favorirono la sua nomina definitiva alla cattedra di pittura all’Accademia di Belle Arti di Bergamo (1847), tenuta fino alla morte. D’altro canto, la passione dell'artista per il teatro e l'interesse per la cultura letteraria influenzarono le scelte figurative di orientamento romantico, in tele come Orfeo e Euridice (Pavia, Museo Civico), Barnabò Visconti (esposto a Milano nel 1834), La ballata dei morti, da Goethe (esposto a Firenze nel 1861), Satana sorpreso dall’Angelo, da Milton (esposto a Milano nel 1873). Una vena fantastica si ritrova anche nei ritratti commemorativi, come quello di Costantino Beltrami alle fonti del Mississippi (1860, Bergamo, Accademia Carrara).