Scrosati Luigi *
Milano 1814 - 1869
Introdotto alla pratica artistica dallo zio Guglielmo, pittore e decoratore, e da G. Bertini, acquistò in breve tempo notorietà grazie agli interventi in alcune residenze milanesi e in ville fuori porta (sala Gialla in Palazzo Poldi Pezzoli, Palazzo Serbelloni, Villa Ghirlanda a Cinisello, Villa Litta a Vedano al Lambro), nei quali si distinse per l'aggiornamento ai modelli francesi. La grave infermità che lo colpì nel 1857, costringendolo a limitarsi alla pittura da cavalletto, lo spinse a elaborare un repertorio figurativo di grande fantasia compositiva (fiori, oggetti ed elementi paesistici), unito a una tecnica pittorica di matrice naturalista (Fiori, 1865, Milano, Galleria d’Arte Moderna). Nelle sue nature morte e negli acquerelli con interni ed esterni del Duomo di Milano (esposti nel 1865 alla Promotrice di Torino e alla Mostra di Brera a Milano) si scorgono quelle novità di ricerca che furono percepite anche dalla nuova generazione di artisti milanesi come T. Cremona, D.Ranzoni, M. Bianchi. Creatore di un rinnovato genere pittorico (Ghirlanda di fiori, Torino, Museo Civico), dal 1863 ottenne la cattedra di ornato all’Accademia di Brera.