Scherer Giorgio *
Parma 1831 - 1896
Allievo di F. Scaramuzza presso l’Accademia di Parma, fu precocemente impegnato dalla Duchessa Maria Luigia alla realizzazione di copie da maestri veneti per l’oratorio di S. Maria Annunciata di Colorno. Nel 1853 vinse il concorso accademico con l’Abdolomiro salutato Re (Parma, Galleria Nazionale). Passato a Roma per il pensionato, fu allievo di T. Minardi, della cui influenza risentirà nella produzione successiva. Nel 1856 inviò come saggio Alcibiade (Parma, Galleria Nazionale), di matrice ancora neoclassica, insieme a Lo studio a Roma del pittore Giovanni Chierici (Parma, Galleria Nazionale). Rientrato a Parma nel 1857, rielaborò i modi puristi di Scaramuzza in chiave correggesca, come testimonia lo sfumato vaporoso di II Correggio mostra alla badessa Giovanna Piacenza alcuni disegni (Parma, coll. Cassa di Risparmio). La sua produzione successiva comprende dipinti di soggetto storico, biblico, ritratti (Niccolò de' Lapi, Autoritratto, Parma, Galleria Nazionale) e quadri di genere talora vicini ai modi di G. Chierici. Assiduo alle mostre di Parma, espose anche a Bologna (1867, Consolare gli afflitti, La prima medaglia), a Firenze (1882, Una lezione di pianoforte, L'infausta notizia), a Torino (1884, Il figlio del soldato, Lesignano di Bardi, Parma, Palazzo Comunale). Nel 1891 fu impegnato nella decorazione della chiesa di Nostra Signora dell’Orto a Chiavari.