Scetta Angelo*
Civitanova del Sannio (Isernia) 1818 - Napoli dopo il 1859
Allievo di C. Angelini all'Acca demia di Belle Arti di Napoli, esordì alla Biennale Borbonica del 1835. Presente alle esposizioni borboniche del 1837 e del 1841 (1837, Autoritratto, Manlio Torquato, copia da F. Oliva; 1841, Geremia che piangendo predice la distruzione di Gerusalemme), nel 1842 vinse il pensionato a Roma con Davide e Saulle (esposto alla Mostra Borbonica del 1843, Napoli, Museo di Capodimonte). Con Orfeo che col soave suono della sua lira addormenta il Cerbero (Napoli, Museo di Capodimonte), dipinto di impronta classicista vicino ai modi di F. Marsigli, partecipò alla mostra napoletana del 1845. Saggi del pensionato e quadri di soggetto sacro figurarono alle manifestazioni del 1848 (Un episodio della strage degli innocenti, 1846; Ester alla presenza di Assuero, 1847, Napoli, Accademia di Belle Arti) e del 1859 (La Santa Teresa).