Sartori Enrico*
Parma 1831 - 1888
Frequentò l’Accademia di Belle Arti di Parma dal 1844 al 1859: nella Scuola di Paesaggio, diretta prima da G. Boccaccio e poi da L. Marchesi, ottenne i risultati migliori e nel 1858 si assicurò il pensionato a Roma, con Pontaccio di Valera (Parma, Galleria Nazionale). Poco interessato alle nuove istanze del vero, l’artista si espresse inizialmente con un linguaggio nitidissimo in composizioni ariose ed equilibrate, di taglio quasi fotografico (Veduta del ponte della ferrovia dal greto del torrente, 1859, Parma, Galleria Nazionale); fra i suoi soggetti preferiti, le vedute cittadine, stese in graduali trapassi tonali, recuperavano la serenità dei paesaggi di Boccaccio (La città vista dal greto del torrente, Parma, Museo Lombardi). Dall’esperienza diretta durante le guerre d'Indipendenza trasse ispirazione per i numerosi soggetti militari, dove si riconosco¬no sottili e sempre più frequenti rimandi ai modi di G. Fattori (Mercato di bestiame in Campo di Marte, 1870; Manovra di Cavalleria a Parma, 1887, entrambi a Parma, Galleria Nazionale). Dal 1854 partecipò con assiduità alle esposizioni dell'Incoraggiamento di Parma e in seguito a quelle di Firenze (1863-1885), Torino (1864-1884) e Milano (1866-1884).