Sabatelli Luigi *
Firenze 1772 - Milano 1850
Protetto dal marchese P. R. Capponi, studiò all'Accademia di Firenze con P. Pedroni. Dal 1788 al 1794 fu a Roma, dove perfezionò le sue precoci doti di disegnatore e incisore. Si spostò poi a Venezia, dove nel 1795 iniziò a lavorare a Radamisto in atto di uccidere Zenobia (Pistoia, Museo Civico) per conto del pistoiese T. Puccini. Tornato a Firenze e iniziata l'attività di frescante, portò a termine la serie d'incisioni della Peste di Firenze (1801) e per il Duomo di Arezzo dipinse la pala con Abigail ai piedi del re David (1806). Nel 1807 si trasferì a Milano, chiamato all'Accademia di Brera a ricoprire la cattedra di pittura, che tenne fino alla morte; si assentò da questa città solo per far fronte alle numerose committenze in patria. Fra le opere milanesi si ricordano gli affreschi con scene mitologiche per Palazzo Serbelloni Busca e il dipinto con Cristo e i fanciulli, una delle rare presenze dell'artista alle esposizioni braidensi (1814, Genova Nervi, Galleria Civica d’Arte Moderna). Più numerose e impegnative furono le opere realizzate in Toscana: nel 1820 fu chiamato a Firenze da Leopoldo II per decorare la sala dell’Iliade a Palazzo Pitti e nel 1825 cominciò a lavorare con il figlio Francesco alla cappella Ricasoli nella basilica di Santa Croce. Sono del 1830 un Autoritratto, richiestogli dal granduca per la collezione degli Uffizi, e Pier Capponi straccia i capitoli di Carlo VIII, destinato al palazzo fiorentino del suo mecenate. Fra il 1839 e il 1840, nella Villa Puccini di Scornio, presso Pistoia, realizzò l'affresco Bramante presenta al sommo pontefice Giulio II il giovane Raffaello e l'anno seguente partecipò alla decorazione della tribuna di Galileo nel Museo fiorentino della Specola con due affreschi: La vecchiaia di Galileo e Galileo che mostra il canocchiale al doge di Venezia.