Ruo Gennaro *
Napoli 1812 -1884
Compì gli studi all’Accademia di Belle Arti di Napoli e comparve con i suoi saggi alle mostre borboniche dal 1833 al 1839: in quest'ultimo anno fu lodato per Ulisse riconosciuto dal cane morente (Napoli, prefettura). Dal 1838 al 1842 usufruì del pensionato di perfezionamento a Roma, dove fu accolto nella Società degli Amatori e Cultori. Proseguì sulla strada di un accademismo eclettico, nel quale gli furono riconosciuti un disegno rigoroso e una tecnica pittorica sapiente, pur senza innovazioni di rilievo. Presente alle mostre napoletane fino al 1877, si affermò con soggetti religiosi e storico-letterari (1845, Beatrice Portinari; 1864, La morte di Carlo di Durazzo, Napoli, Museo di Capodimonte) e con i ritratti (Il cavalier Donizetti, Napoli, conservatorio di musica; Testa di fanciulla, 1870 ca., Napoli, Accademia di Belle Arti). Dopo una fugace esperienza presso la libera scuola di G. Bonolis, dal 1859 svolse una lunga carriera didattica presso l’Accademia napoletana, dove ottenne la cattedra di disegno nel 1878.