Rossi Luigi *
Castagnola (Svizzera) 1853 - Biolda (Svizzera) 1923
Si formò con G. Bertini presso la milanese Accademia di Brera e vi esordì nel 1871 con alcune tele di genere (fra le altre, In assenza dei padroni, Bellinzona, Galleria Civica Villa dei Cedri). In questi anni dipinse secondo modi di solare accento verista (Una via di Milano, 1881, Roma, coll. Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde). Durante un soggiorno a Parigi, dal 1885 al 1888, lavorò come illustratore, apprezzato da letterati come P. Loti e A. Daudet. Con il ritorno a Milano, si aprì per l'artista una stagione particolarmente felice, ricca di appuntamenti espositivi e improntata al riuscito connubio fra istanze realiste e suggestioni simboliste (Il mosto, 1898, Milano, Galleria d’Arte Moderna). In seguito fu sempre più attratto dai temi di paesaggio, rielaborati durante fruttuosi soggiorni nella sua casa ticinese di Biolda, e si confrontò anche con soggetti di carattere sociale (Alveare, coll. privata).