Riva Giovanni *
Suisio (Bergamo) 1795 - Bergamo 1858
Si formò all’Accademia Carrara di Bergamo, dove dal 1818 fu allievo di G. Diotti. La monumentale essenzialità drammatica appresa dal maestro si riconosce nel suo intervento di maggiore impegno, il ciclo di tele di soggetto biblico eseguito verso il 1830 per la parrocchiale di Suisio (fra cui, Giuditta con la testa di Oloferne). Fu attivo anche come ritrattista (Ritratto di don Botta, Bergamo, Museo Diocesano). Il figlio, Giovan Battista (Bergamo 1830-1910), fu allievo di E. Scuri presso l’Accademia Carrara di Bergamo. Dopo il successo di La morte di Atala (1859, presentato alla I Esposizione Nazionale di Firenze del 1861, Bergamo, Accademia Carrara), si affermò come pittore di temi sacri, ricercato in ambito locale per il rassicurante accademismo delle sue tele (L'Immacolata, l'angelo Custode e San Rocco, 1874, chiesa di Borgo Santa Caterina, Bergamo). Giuseppe Amadio (1861-1948), figlio di Giovan Battista, studiò anch’egli all’Accademia Carrara, completando la formazione con un soggiorno a Roma nel 1882. Autore di fortunati acquerelli raffiguranti soggetti di costume, fu attivo soprattutto come pittore di affreschi di tema religioso, nei quali si avvalse di un efficace gusto scenografico (Gesù presenta il Cuore alle Nazioni, 1900, Duomo di Chiari, Brescia; ciclo di affreschi nella chiesa di Santa Grata, Bergamo).