Reycend Enrico *
Torino 1855 - 1928
Fino al 1872 studiò all’Accademia Albertina e, in seguito, sotto la guida di E. Ghisolfi e di A. Fontanesi, al quale si deve principalmente la sua formazione (Un acquedotto sulla Dora, La cinta di Vanchiglia, esposti a Torino nel 1872); importante fu anche l'influenza esercitata su di lui dal lombardo F. Carcano. I ripetuti soggiorni a Parigi negli anni 1878, 1880 e 1900 lo favorirono nella conoscenza della coeva cultura figurativa francese e in particolare di J. B. C. Corot. Mise così a punto una personale ricerca di valori luministici, realizzando paesaggi costruiti con pennellate vibranti e frammentate e impasti cromatici tonalmente accordati e talora accesi (Lungo il Po, presso la Gran Madre di Dio, 1882 ca., Nei dintorni di Torino, 1885-1890, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna). Fra il 1880 e il 1885 fu in rapporto con L. Delleani e tra il 1885 e il 1886 soggiornò a Genova, che gli ispirò diverse vedute di quegli anni: in esse sperimentò, secondo una pratica comune agli Impressionisti, la reiterazione dello stesso soggetto in ore diverse della giornata (Porto di Genova di notte, 1890 ca., Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna).