Reviglio Luigi Baldassarre*
Attivo a Torino fra il 1809 e il 1832
La biografia dell'artista presenta ancora numerose lacune. Durante il periodo napoleonico fu legato all’ambiente filofrancese e nelle prime opere note (serie di quattro Paesaggi, 1809, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna) seguì la tradizione tardosettecentesca piemontese, attento alla resa atmosferica di J. C. D. Van Loo. Dopo la Restaurazione fu in rapporto con altri paesaggisti piemontesi, come D. Revelli, G. Ripa di Meana e G. B. De Gubernatis, con il quale soggiornò a Parigi e partecipò al Salon del 1827. L’impianto vasto e arioso e l’attenzione ai dati topografici, che lo collegano all’opera di G. P. Bagetti, appaiono superati nelle opere posteriori, che rivelano interesse per la veduta alpina e per il sublime (Luogo alpestre, esposto a Torino nel 1820; Un temporale di sera, esposto a Torino nel 1832). Nel 1825 fu nominato da Carlo Felice “regio pittore paesista”.