Reggianini Vittorio *
Modena 1858 - Roma 1939
Allievo di A. Simonazzi e G. Cappelli all'Istituto d'Arte di Modena, esordì con quadri di nature morte alla Mostra dell’Incoraggiamento del 1876-1878. Nel 1881 presentò Nudo virile (Modena, Istituto Venturi) e Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso terrestre, tela di maggior impegno, nei modi di G. Muzzioli. Nel 1884 vinse il secondo premio Poletti con Sassolo de' Sassoli svela al padre la congiura per sottrarre Modena agli Estensi (Modena, Galleria Poletti), in cui univa istanze veriste al revival medievale. Nel 1885 si trasferì a Firenze, dove lavorò anche per la galleria Pisani, con una fortunata produzione di genere, apprezzata per la resa quasi miniaturistica di stoffe e arredi. Predilesse soggetti “impero”, ambientazioni da boudoir (La Lettera, coll. privata) e temi aneddotici alla G. Chierici (Corteggiatore, coll. privata). La vasta opera ritrattistica si colloca invece nel gusto di una mondana raffinatezza (Anziano signore con berretto, 1880, Modena, Museo Civico), talvolta venata di suggestioni simboliste (Primavera, coll. privata). Le sue opere comparvero alle mostre di Firenze (1891, Note flebili; 1897, Egli si batte; 1898, Sitio, sitio) e di Genova (1892, Risposta imbarazzante).