Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Rebell Joseph*

REBELL JOSEPH
Vienna 1787 - Dresda (Germania) 1828
Si formò all'Accademia di Belle Arti di Vienna e dal 1807 studiò pittura di paesaggio sotto la guida di M. Wutky. A Milano ottenne la protezione del viceré E. de Beauharnais, che gli commissionò quattro Vedute di battaglie (1810) e lo raccomandò poi alla corte napoletana di G. Murat: durante il soggiorno a Napoli, dal 1812 al 1815, dipinse per il re tredici Vedute di Napoli e dintorni e una serie di paesaggi per la committenza aristocratica bavarese e austriaca. In queste vedute si conciliavano la visione teatrale e romantica e la resa attenta del dato naturale, con effetti di luce chiara e trasparente, che furono utili suggestioni per la pittura protoromantica della Scuola di Posillipo. Dopo la caduta di Murat, nel 1815 riparò a Roma; nel 1819 presentò alla Mostra di Palazzo Caffarelli alcune vedute che, apprezzate dall’imperatore Francesco I, gli valsero commissioni imperiali (Tempesta presso l'arco di Misano sulla costa del Fusaro, 1819, Vienna, Österreichische Galerie; Burrasca al chiaro di luna nel golfo di Napoli, 1822, Parma, Galleria Nazionale) e, dal 1824, la nomina a direttore della Gemaldegalerie di Vienna.

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