Quinzio Antonio Orazio*
Genova 1856 - 1928
Scultore e pittore ereditò dal padre, Giovanni, la pennellata sciolta e ariosa che caratterizza le opere di grandi dimensioni, come le tempere del primo Novecento per il salone della Banca d’Italia di Genova (Trionfo dell'arte navale, Amor patrio, Intraprendenza dei Genovesi, Genova, coll. Banca d'Italia; studi preparatori a Genova, Accademia Ligustica) o gli affreschi per la chiesa di San Bartolomeo delle Ginestre a Sestri Levante e per quella dei Santi Martino e Benedetto a Pegli. Un delicato realismo borghese informa invece le opere di formato ridotto e i ritratti (Ritratto di giovane donna, coll. privata)