Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Prati Eugenio *

PRATI EUGENIO
Caldonazzo (Trento) 1842 - 1907
Si trasferì a Venezia nel 1856 per studiare all’Accademia di Belle Arti e dal 1866 frequentò la scuola di A. Ciseri a Firenze. Durante i tredici anni di soggiorno toscano ritornò talvolta in Trentino e si recò per una visita a Roma (1871 ca.). In quegli anni si dedicò alla pittura di storia (Michelangiolo che incoraggia il giovine Barroccio, 1868, premiato al concorso Triennale dell'Accademia fiorentina) e a quella di genere (Il sequestro, esposto a Milano nel 1877; Piccola mendicante, esposto a Firenze lo stesso anno). Dal 1880 al 1893 si stabilì ad Agnedo in Valsugana e passò a temi di vita agreste (In campagna, esposto a Milano nel 1883; Nozze a Valtesina, esposto a Venezia nel 1887; Lavoro e meditazione, L'alba, esposti a Roma nel 1892). Dal 1893 si trasferì a Trento, dove insegnò privatamente pittura. Partecipò poi alla I Biennale veneziana del 1895 con Solitudine (1889, Trento, Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Ro-vereto) e nel 1899 venne premiato alla Mostra d'Arte Sacra di Torino per il trittico Ritorno dall'Egitto. Numerose sono anche le composizioni a carattere sacro presenti in Trentino (S. Adalberto, 1873,cappella di Villa Bernardelli, Gocciadoro di Trento; Cristo morto, 1884, chiesa dei Francescani, Borgo Valsugana). Fra le ultime opere figurano Poesia della montagna e il suggestivo Cristo e la Maddalena (1904, Trento, Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto).
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