Pratella Attilio *
Lugo (Ravenna) 1856 - Napoli 1949
Studiò dapprima all’Accademia di Bologna sotto la guida di A. Puccinelli e dal 1876 presso quella di Napoli, avvicinandosi a D. Morelli, a F. P. Michetti e a E. Dalbono. Nel 1881 esordì con Dopo il lavoro alla Promotrice partenopea. In questi anni approfondì la lezione della Scuola di Resina, derivandone la finissi-ma ricerca tonale e il rigoroso impianto compositivo che caratterizzano i paesaggi e le vedute cittadine del primo periodo. In esse si riconosce inoltre, pur nell'accezione di un vedutismo tutto partenopeo, la sintonia con opere di A. Sisley per la sensibilità tonale, in particolare sulla scala dei grigi. In seguito, pur mantenendo il piccolo formato, il tocco si appesantì per adeguarsi a un più vivace e pastoso bozzettismo, gradito al mercato. Alle mostre napoletane fu presente fino al 1911 (1882, Impressioni, Marina del Carmine; 1890, Paese del Vesuvio, Impressione, Di mattino). Espose fra l’altro a Milano (1884, 1889, 1890), dove nel 1906 inviò anche due sculture. Nel 1902 fu nominato professore onorario dell’Accademia di Napoli.