Petrocelli Vincenzo *
Cervaro (Frosinone) 1823 - Napoli 1896
Nel 1837 entrò all'Accademia di Belle Arti di Napoli, dove si distinse nelle copie dagli antichi maestri e si dedicò a temi storici e letterari. Dopo avere esordito alla Mostra Borbonica del 1839, vi figurò ancora nel 1841, nel 1848 (Ginevra genuflessa nella cappella di S. Orsola in Barletta, Morte di Galeazzo Sforza, Isabella di Firenze) e nel 1851 (Una famiglia di neofiti sorpresa dalle guardie pretoriane). In seguito si dedicò alla pittura di genere secondo modi derivati da M. Fortuny. Nel 1861 inviò un Ritratto d'uomo alla Mostra di Torino e dal 1862 al 1896 fu presente alla Promotrice partenopea (1873, La Primavera, Il chilo, Prima della predica). Espose fra l'altro a Genova dal 1873 al 1882 (La luna di miele), a Milano nel 1873 e nel 1886 (Le mie avventure) e all’Esposizione Nazionale di Napoli nel 1877, dove inviò Marino Faliero, recensito con favore dalla critica per «l’ottimo accordo di tinte».