Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Pescatori Francesco *

PESCATORI FRANCESCO
Parma 1813 ca. - 1849
All'Accademia di Parma fu allievo di B. Callegari e B. Martini, dal quale poté assumere i modi propri del tardo accademismo romano. Ancora studente ebbe dalla duchessa Maria Luigia la commissione per tre dipinti di soggetto biblico (FiglioI prodigo, 1836; Belisario cieco, 1837; Dalila che taglia i capelli a Sansone, 1838). Numerosi gli incarichi granducali, dal 1839 al 1847, per chiese di Parma e della provincia (San Francesco, Parma, Galleria Nazionale; S. Giacomo Apostolo, 1839, chiesa di Santa Maria in Quartiere; S. Giuseppe da Calasanzio presenta i fanciulli alla Madonna col Bambino, 1842, Parma, depositi della Galleria Nazionale; S. Biagio, 1847, parrocchiale di Mamiano; La nascita della Vergine, parrocchiale di Baganzolino), che testimoniano l'adesione al lessico purista e alle atmosfere nazarene. Il successo gli derivò anche dalla partecipazione ai concorsi accademici (Teseo e Piritoo giocano Elena ai dadi, 1841, perduto, bozzetto a Parma, Galleria Nazionale) e dalla nomina a professore onorario e insegnante di disegno presso l'Accademia parmense. Nell'attività di ritrattista (Autoritratto, Parma, Galleria Nazionale; Studio di testa femminile, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna) si riconosce una maggiore immediatezza legata a effetti di acceso luminismo.
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