Pennasilico Giuseppe *
Napoli 1861 - Genova 1940
Studiò all’Accademia di Belle Arti di Napoli sotto la guida di S. Lista, D. Morelli, del quale riprese la scioltezza del tocco, e G. Toma, a cui fu debitore del clima di concentrato intimismo di alcune opere (A scuola dalle suore, Milano, Galleria d’Arte Moderna). In seguito si stabilì a Genova (Autoritratto, Genova, Accademia Ligustica), pur mantenendo uno studio a Roma in via Margutta. Dipinse paesaggi, marine, scene di genere e ricercati ritratti di gusto belle époque (Ritratto della moglie Maria Pennasilico, Milano, Galleria d’Arte Moderna), alternando il fare compendiario dei piccoli bozzetti su tavola, di vivace cromatismo, a una pittura più finita, non esente da virtuosismi tecnici. Dal 1874 al 1892 partecipò alla Promotrice di Napoli; a Milano espose, fra l’altro, nel 1891 (Un portico di fioraia a Genova e Colombi) e nel 1906 (Beati mites, Ritratto di signora e Triste alba, acquistato dallo Stato per la Galleria Nazionale d'Arte Moderna), a Genova nel 1892. Alle mostre romane fu presente dal 1893 al 1911 (1895-1896, Il nido nella gerla, Il cestino, Sola e II porto di Genova). E’ ricordato anche per le opere di carattere religioso e allegorico.