Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Nono Luigi *

NONO LUIGI
Fusina (Venezia) 1850 - Venezia 1918
Iniziò la sua formazione all’Ac cademia di Belle Arti di Venezia, dove si iscrisse nel 1865, frequentando i corsi di P. M. Molmenti fino al 1871. In quell'anno esordì alla mostra dei saggi finali dell’Accademia con La Scala d'oro nel Palazzo Ducale e II coro dei Frati. Tra le prime opere è da annoverarsi l'Autoritratto (coll. privata), dipinto nel 1868-1870 ca. Nel 1871 raggiunse la famiglia a Sacile (Pordenone) e, percorrendovi le vicine campagne di Polcenigo, trasse ispirazione per i suoi quadri di paesaggio, caratterizzati da una forte aderenza al dato naturale: La sorgente del Gorgazzo, Verso sera a Coltura (esposti a Milano nel 1873, coll. privata). Del 1873 è pure Ritorno dai campi (coll. privata), considerato il suo capolavoro giovanile. Nel 1876 soggiornò a Firenze, Roma e Napoli; due anni dopo si recò a Parigi, dove guardò ai paesaggisti della scuola di Barbizon, e a Vienna. In questi anni comparvero i primi soggetti tratti dalla vita quotidiana (Mattino d'ottobre,1881, coll. privata) e i temi legati alla maternità e all'infanzia sfortunata (Convalescenza, esposto a Milano nel 1873; La sepoltura di un bambino, 1876, coll. privata). Nel 1879 si trasferì a Venezia per partecipare in modo più attivo alla vita culturale della città. Nel 1881 espose a Milano La morte del pulcino (Venezia, Galleria d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro) e nel 1883, a Roma, Refugium Peccatorium (1882, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna), accolto trionfalmente nello stesso anno anche a Monaco. Il senti-mento materno e quello religioso sono presenti in diverse opere di questo periodo (Passeggiata al sole, 1892, coll. privata; Ave Maria, esposto a Venezia nel 1893, Trieste, Museo Revoltella). Partecipò con assiduità alla Biennale veneziana (1905, Rosario del sabato; 1907, La casetta del curato, Udine, Museo Civico); mentre all'estero espose fra l’altro a Berlino (1888) e a San Pietroburgo (1896). Eseguì alcune pale d’altare di intenso afflato religioso e legate alla tradizione pittorica veneziana del Settecento (Il Redentore in gloria, chiesa della Madonna delle Grazie, Motta di Livenza, Treviso). Insegnò all’Accademia di Venezia dal 1899 al 1917 e per un breve periodo anche a quella di Bologna.

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