Mussini Cesare *
Berlino 1804 - Firenze 1879
Fratello maggiore di Luigi, fu allievo di P. Benvenuti all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Nel 1828 si aggiudicò il pensionato triennale a Roma con Leonardo da Vinci vecchio e mortalmente infermo spira tra le braccia di Francesco I (Firenze, Galleria dell’Accademia). Nel 1831 e nel 1832 presentò alle mostre romane degli Amatori e Cultori numerosi ritratti, studi accademici e il Torquato Tasso legge alami passionati squarci del suo poema alla duchessa Eleonora d'Este (1832, Firenze, Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti). Si concentrò sui temi storici e d’ispirazione letteraria e nel 1837 eseguì per il collezionista lombardo F. Ala Ponzone Raffaello che per la prima volta spoglia la Fornarina (Milano, Pinacoteca di Brera), che suscitò tale interesse di critica e di pubblico da essere subito tradotto in litografia. Per il medesimo committente, nel 1842, dipinse La belle Ferronière che esce dal bagno mentre Francesco I di Francia medita l'invasione dell'Italia, inviato nel 1873 a Vienna insieme ad altre due opere esemplari di Mussini: Imelda de' Lambertazzi e Bonifacio dei Geremei e Marin Faliero. Nel 1842 partì per un lungo soggiorno ricco di occasioni di lavoro in Prussia e in Russia. Al ritorno, ottenne l'incarico di professore presso l’Accademia fiorentina; più tardi ebbe le commissioni governative per gli affreschi nella Meridiana di Palazzo Pitti (Congiura de’ Pazzi, 1861; La Nuova Italia che protegge le arti e i commerci, 1862).