Morro Francesco*
Genova 1759 - 1845
Studiò a Roma, verso il 1780, sotto la guida di P. Batoni e G. Banchero, elaborando un linguaggio pittorico connotato da elementi neoclassici, che emergono dalle forme di tradizione settecentesca. Echi dell’aggior- namento compiuto sui modelli di R. Mengs, F. Giani e J. A. Carstens sono rintracciabili nelle successive opere liguri, come nell'ancona dell’Angelo Custode (parrocchiale di Sant'Antonio a Diano Marina), nella tela Apollo doma il cavallo (coll. privata) e nell'acquerello Ero ritrova il cadavere di Leandro (1790-1800, Ge-nova, Palazzo Rosso). Nel 1817 donò all'Accademia Ligustica il bozzetto del Miracolo di un santo (Genova, Accademia Ligustica), in occasione della sua nomina ad accademico di merito.