Marini Cleomene*
Selci (Perugia) 1852 - dopo il 1909
La formazione all’Accademia perugina mise presto in evidenza l'attitudine dell'artista per l’ornato e per la grafica: già nel 1868 esponeva alla Promotrice umbra il saggio Arabeschi e una riproduzione della Fontana Maggiore. Oltre alla decorazione (Palazzo Bonucci, 1879, Perugia; Villa Franchetti, 1886, Città di Castello) si dedicò alla pittura di genere (Musica da cani, esposto a Roma nel 1877) e si impegnò nell'attività didattica a Firenze e poi a Parma.