Kiprenskij Orest Adamovic*
Pietroburgo (Russia) 1782 - Roma 1836
Nel 1788, emancipato dallo stato servile, frequentò l’Accademia di Pietroburgo. Durante un primo soggiorno a Roma (1816-1822), dipinse ritratti (Autoritratto, 1820, Firenze, Uffizi), soggetti storici (Il sepolcro di Anacreonte, 1821, perduto) e di genere. Tornato in patria, raggiunse presto una felice interpretazione del ritratto romantico, visibile per esempio nell’effigie del poeta A. S. Pǔskin (1827, San Pietroburgo, Galleria Tretjakov). Nel 1828 si stabilì in Italia soggiornando a Roma, Firenze, Bologna, Milano e Napoli: qui nel 1830 partecipò alla Mostra Borbonica con undici ritratti (fra gli altri Una zingara al lume di notte, da identificarsi con L'indovina con candela del Museo Russo di San Pietroburgo), un paesaggio e un soggetto mitologico. A Roma, nel 1833, espose con gli Amatori e Cultori il Ritratto del padre e quello dell’amico A. Thorvaldsen (San Pietroburgo, Museo Russo).