Hirémy Hirschl Adolf Rudolf *
Temesvár (Romania) 1860 - Roma 1933
L’artista ungherese si formò a Vienna fra il 1878 e il 1880, sotto la guida dei pittori di storia A. Eisenmenger e L. K. Müller. Nel 1882 vinse il pensionato a Roma e dopo un viaggio in Egitto si fermò nella capitale italiana fino al 1884, portando a termine il quadro La peste a Roma (1884, perduto). Dedicatosi a temi sto- rico-letterari, assunse suggestioni dai maggiori pittori europei specializzati nel trattamento di questi soggetti, come F. Leighton, L. Alma Tadema, A. Feuerbach, spingendo le sue interpretazioni in senso sempre più drammatico (Assuero alla fine del mondo, 1888, coll. privata). Questa tendenza, unita a un sentimento eroico e romantico della natura, lo avvicinò ad A. Bӧcklin e più tardi ai Simbolisti italiani e a G. A. Sartorio (Cimitero sul mare, 1892; Fantasia Marina, 1894, coll. privata). Dal 1898 si trasferì definitivamente a Roma, dove nel 1904 espose più di settanta opere, fra le quali comparvero anche ritratti e paesaggi. Dal 1899 fu membro dell’Accademia di San Luca (Autoritratto, 1899 ca., Roma, Accademia di San Luca).