Dizionario degli Artisti

Qui di seguito sono elencati gli artisti censiti nella Banca dati dell'Istituto Matteucci. Ad ogni nome corrisponde una serie di dipinti archiviati, di cui l'Istituto, dietro richiesta, è in grado di trasmettere copia della relativa scheda. Ciò risponde alla volontà di mettere a disposizione di studiosi, mercanti d’arte, collezionisti o semplici appassionati uno strumento agile e efficace per soddisfare le diverse esigenze legate al mondo dell’arte, prima fra tutte l’approfondimento dell’attività di pittori, scultori, incisori, fotografi etc. Il “Dizionario degli artisti” si propone, quindi, come repertorio ragionato di nomi, talvolta accompagnati, se contrassegnati da asterisco, da biografia e da alcuni esempi di firma.


Le biografie sono tratte dal Dizionario degli artisti curato da Cristina Bonagura, parte integrante dell’opera Pittori & pittura dell’Ottocento italiano (1996-1997) coordinata da Giuliano Matteucci con la collaborazione di Paul Nicholls  e realizzata dalle Redazioni Grandi Opere dell’Istituto Geografico De Agostini, alle quali va il sincero ringraziamento dell'Istituto Matteucci per aver autorizzato la diffusione in rete dei testi.

Guardassoni Alessandro *

GUARDASSONI ALESSANDRO
Bologna 1819 - 1888
Studente all'Accademia di Bologna, si distinse alle esposizioni accademiche fin dal 1836, aggiudicandosi diversi premi anche ai concorsi Curlandesi (1843 e 1844, Anna Bolena forsennata, Bologna, Accademia di Belle Arti). Nella sua produzione giovanile compaiono ritratti, paesaggi e copie. Dopo il 1843, anno in cui si avvicinò ad A. Malatesta, eseguì soprattutto opere di carattere sacro e storico (Calvart si rallegra con Guido Reni perl'Assunta, 1846, Bologna, Istituto Gualandi; La sete dei crociati, 1852, Bologna, Pinacoteca Na-zionale), che rivelano l'adesione al modo del Romanticismo storico e una raffinatezza di gusto purista. Artista sempre attento al nuovo, sperimentò tecniche diverse avvalendosi anche della fotografia (Autoritratto con macchina fotografica, 1860 ca., Bologna, Istituto Gualandi) e della litografia. Soggiornò a Firenze (1847) e a Roma (1856), ma anche a Londra e a Parigi (1853-1854), dove si appassionò all’opera di H. Vernet. Pittore di successo, a partire dagli anni 60 partecipò alle esposizioni bolognesi e fiorentine con soggetti religiosi, paesaggi, scene di vita urbana e composizioni floreali, resi con crescente semplificazione. Fu anche attivo come frescante in diverse chiese bolognesi.
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