Gigante Gaetano *
Napoli 1770 ca. - 1840
Capostipite di un'illustre famiglia di artisti, fu avviato dal suo maestro, G. Diano, sulla strada della tradizione decorativa tardobarocca. Fu attivo in diverse chiese, con affreschi (Santa Maria a Piedigrotta, Napoli, 1818- 1822) e pale d’altare (Assunta, chiesa di Santa Maria della Vigna, Pietravairano). Nel 1811 eseguì per Murat Banchetto in Villa Reale offerto ai legionari da Gioacchino Murat (Caserta, Palazzo Reale), un’ampia tela fedele ai modelli vedutistici settecenteschi. Sospinto dalle richieste del mercato, realizzò anche vedute partenopee e vivaci scene tratte dal folclore campano, che si richiamano agli esempi di H. Vernet e di L. Robert: con questa produzione fu presente alle mostre borboniche del 1830 (Bambocciata, Napoli, Museo di San Martino) e del 1833, dove accanto a diverse bambocciate figurarono Ritorno dalla festa di S. Gennaro a Pozzuoli e Ritorno dalla festa di S. Paolino di Nola. Del 1837 è invece Via Toledo dalla Piazza dello Spirito Santo (Napoli, Museo di San Martino).