Ghisolfi Enrico *
Barolo (Cuneo) 1837 - Torino 1918
Allievo di E. Allason, risentì dell’influenza del Paesismo romantico del ginevrino E. Calame, ma si aggiornò nella direzione del Naturalismo francese e della Scuola di Rivara, sollecitato in particolare dall’opera dell'amico V. Avondo. Svolse un'intensa attività espositiva fra il 1860 e il 1917, presentando i suoi paesaggi a Torino (1875, Le sponde del Po; 1877, Torino, coll. privata), a Milano, a Genova, a Firenze e a Venezia. Negli anni '60 eseguì anche alcuni dipinti di soggetto popolare e contadino (Pan e sudor, esposto a Torino nel 1867). I suoi nitidi paesaggi, ripresi in Piemonte, in Lombardia e nella riviera ligure, sono di effetto chiaro e sereno, anche se talora appaiono impacciati dal rigore dalla semplificazione prospettica (Novembre, 1868; Bovini al pascolo, 1875; Marina con barche alla riva, Torino, Galleria Civica d’Arte Moderna). Dal 1869 fu membro attivo della società “L’Acquaforte” e prese parte alla vita sociale del Circolo degli Artisti torinese.