Gandolfi Mauro *
Bologna 1764 - 1834
Figlio del pittore Gaetano, si accostò presto all’arte; temperamento inquieto, fuggì a sedici anni a Marsiglia, dove si mantenne eseguendo disegni e apprezzati ritratti in miniatura. Dopo un periodo di vagabondaggio in Francia e nelle Fiandre durato cinque anni, rientrò a Bologna, riprendendo gli studi all'Accademia Clementina e iniziando una fruttuosa collaborazione con il padre (1791, pale per la chiesa di San Domenico, Ferrara). A questa fase risale la maggior parte delle sue opere pittoriche, in cui è evidente la derivazione dai modelli paterni. In età giacobina, grazie alla sua padronanza della lingua francese e alla adesione agli ideali libertari, ricevette importanti commissioni pubbliche. Si dedicò sempre più all’incisione, tralasciando la pittura di cui si ha una delle ultime prove in Commiato (Bologna, Pinacoteca Nazionale). Dal 1801 al 1805 si stabilì a Parigi lavorando come incisore e copista; nel 1816 si recò in America. Rientrò a Bologna solo nel 1821.