Gandi Giacomo *
Saluzzo (Cuneo) 1846 - Savigliano (Cuneo) 1932
Allievo prima del saviglianese D. Riccardino e poi di A. Gastaldi all’Accademia Albertina di Torino, completò la propria formazione sui capolavori del Cinquecento, a Roma, a Firenze e a Parma. Visse e lavorò nel ritiro di Savigliano e fu pittore legato a un verismo semplice e sincero. Espose a partire dal 1870 alle mostre italiane, ma anche a Parigi (1878) e a Londra (1888). Nei quadri a olio e ad acquerello, accurati nel disegno, ritrasse senza artificio il mondo degli umili (La cucitrice, inviato a Parma nel 1870; Il ristoro dalle fatiche, esposto a Milano nel 1874), ritratti e immagini di vita rurale o alpina e delicate scene agresti con fanciulli. Dipinse anche paesaggi e vedute (Rapida sulle Alpi, Borgata alpestre, inviati a Torino nel 1892). Sue opere sono conservate nella Galleria Civica d'Arte Moderna di Torino (La nonna, 1877; La Preghiera, 1890) e nel Museo Civico di Savigliano (Le cugine, Il parasole).