Gabrielli Giulio*
Ascoli Piceno 1832 -1910
Avviato agli studi di ingegneria, li abbandonò nel 1853 per raggiungere a Roma lo zio materno, il pittore F. Agricola. Attratto da indirizzi diversi, seguì con F. Podesti lo studio della figura e con A. Castelli quello del paesaggio: a questo genere si applicò poi con passione e sensibilità al vero. In contatto con N. Costa, nel 1859 soggiornò a Firenze e si avvicinò agli artisti del Caffè Michelangiolo. Studioso soprattutto di archeologia, dopo il ritorno ad Ascoli vi istituì la Pinacoteca (1861) e il Museo Archeologico (1868). In un soggiorno parigino del 1878 poté stringere amicizia con C. Corot. Non tralasciò mai di dipingere, fissando in quadri di piccolo formato a olio e ad acquerello le impressioni dei viaggi e gli scorci della città natale (Tempietto di S. Emidio Rosso, Ascoli Piceno, Pinacoteca Civica).