Frey Johann Jakob *
Basilea (Svizzera) 1813 - Roma 1865
Allievo del padre Samuel e di H. Hess, pittore di storia, si recò a Parigi giovanissimo e vi lavorò come restauratore di quadri antichi e come litografo. Nonostante la formazione classicista coltivò la propensione per il paesaggio, copiando le opere dei pittori fiamminghi del XVI e XVII secolo conservate al Louvre. Nel 1834 soggiornò a Monaco di Baviera e incontrò il mecenate E. Linder che lo incoraggiò, anche con un sostegno finanziario, ad andare a Roma, dove giunse nel 1836. Stabilitosi nella capitale pontificia, ne dipinse la campagna e i dintorni. Viaggiò in Italia, soprattutto a Napoli e in Sicilia, e all’estero. Dal 1842 al 1843, con l'archeologo R. Lepsius, visitò l'Egitto e l’Etiopia e negli anni 1848 e 1849 la Spagna. Gli schizzi e i disegni tratti da un viaggio in oriente costituiscono un suggestivo documento di quel gusto orientalista che si sarebbe affermato pienamente nella seconda metà del secolo. Il suo stile nitido e libero lo avvicina a esiti della Scuola di Posillipo.