Frangiamore Salvatore *
Mussomeli (Caltanissetta) 1853 - Roma 1915
Nel 1868 frequentò l’Accademia di Belle Arti di Palermo e successivamente quella di Roma. Nell'ambiente artistico della capitale poté conoscere le opere di F. Podesti, ma anche quelle di N. Costa. Espose alle mostre della Società degli Amatori e Cultori nel 1877 (L'Innominato) e all'Internazionale del 1883 (Un temporale d'estate). Maturò uno stile essenziale che, soprattutto nei ritratti (Baronessa Costanza Mon- cada, 1877, coll. privata; D. Giuseppe Giudici, 1892, Mussomeli, Palazzo del Comune), si espresse con una tavolozza sorvegliatissima, ma non priva di improvvise accensioni, in cui si fondono sensibilità cromatica e freschezza di tocco. Mantenne sempre vivi i rapporti con la sua terra d'origine, assolvendo a numerose committenze, sia con opere di carattere religioso (Cristo benedicente, 1883, coll. privata) sia con soggetti letterari (Tasso a S. Onofrio, coll. privata; Episodio dei Promessi Sposi, 1874, coll. privata) e storici (Cicerone contro Verre, 1902, Caltanissetta, sala del Consiglio Provinciale). Dei suoi paesaggi si conserva un’ariosa veduta del Castello Manfredonico in una collezione privata siciliana.