Franchi Alessandro *
Prato (Firenze) 1838 - Siena 1914
Grazie a una sovvenzione del comune di Prato, dal 1853 poté iscriversi all’istituto d’Arte di Siena, frequentando i corsi di L. Mussini. Nel 1860 eseguì una Santa Elisabetta di Ungheria e un San Luigi di Francia per la chiesa pratese di San Domenico, esposti nel 1861 a Firenze. Da questo momento la sua maniera accolse le accentuazioni espressive di uno stile vicino a I. Flandrin, come testimonia II trasporto di Santo Stefano del 1865 (coll. privata). Nello stesso anno portò a termine un ciclo di affreschi nella cappella funeraria della Villa Pieri Nerli a Quinciano. Nel 1871 espose a Milano la Madonna col Bambino e quattro santi (chiesa di San Pier Forelli, Prato), caratterizzata da una solennità neoquattrocentesca e soffusa di tenerezze espressive secondo uno stile che egli adotterà anche per gli affreschi della cappella Vinaccesi nel Duomo di Prato (1872-1876). Influssi preraffaelliti si avvertono in alcune opere senesi, realizzate nel cimitero della Misericordia (Le Marie aI sepolcro, 1880, cappella Bandini Piccolomini; decorazione della cappella Raffo, 1884) e nella sala monumentale del Palazzo Pubblico (Allegoria dell'Italia libera). Pure a Siena dipinse, fra il 1894 e il 1895, sette Episodi della vita di Santa Caterina nella casa della santa, in collaborazione con G. Marinelli, e per la chiesa di Santa Maria dei Servi eseguì nel 1898 il trittico a fondo oro raffigurante l'Immacolata Concezione tra i santi Michele e Clemente. Dal 1888, alla morte di Mussini, ricoprì la cattedra di pittura all'Istituto d’Arte di Siena.