Forti Fermo *
Cibeno di Carpi (Modena) 1839 - Carpi (Modena) 1911
Allievo di C. Rossi alla Scuola di Disegno di Carpi, grazie a un sussidio municipale passò nel 1857 all'Accademia Atestina di Modena. Volontario nel 1859, con l’appoggio di M. Caleffi, suo committente, riottenne dopo qualche tempo la pensione per completare gli studi, aggiudicandosi il concorso Magnanini con Abele morto (esposto a Bologna nel 1867; bozzetto in coll. privata). Dal 1874, quando insieme a L. Rossi e A. Lugli decorò la Cattedrale di Carpi, fino al 1910, il suo linguaggio eclettico e l’ampia scelta di repertori figurativi gli garantirono in tutta la provincia una riccha committenza religiosa, che lo impegnò in una intensissima attività, sia pittorica (La Purificazione della Vergine, 1875, chiesa di Panzano, Modena; S. Antonio, ex convento di San Rocco, Carpi) sia scultorea (La Madonna Assunta, 1906, terracotta, Carpi, Museo Civico) sia decorativa (I martiri Gorgomiensi, 1874, chiesa di San Nicolò, Carpi). Protagonista di epi-sodi estremi nel gusto per il recupero neotrecentesco (Incoronazione della Vergine, 1888, eseguita da G. Migliorini nel Duomo di Modena, ripresa da J. Tortiti), fu anche autore di tele di garbato e minuto realismo (Le piccole lettrici, La pastora, coll. privata) o di abili citazioni come in Lo studio dell'artista (biblioteca di Campogalliano, Modena), dove si richiamò a un analogo soggetto di A. Chierici.