Ferrari Giovan Battista *
Brescia 1829 - Milano 1906
Dopo aver preso parte all'insurrezione bresciana del 1849, fu allievo di G. Rottini presso la Scuola Comunale di Disegno. Nel 1856, vinto il legato Brozzini, si trasferì a Milano dove frequentò i corsi di paesaggio di A. Zimmermann all’Accademia di Brera. Dal 1862 al 1864 soggiornò a Londra e in America. Intensissima la sua attività espositiva alle Promotrici di Torino e, dal 1858 al 1898, alle mostre milanesi. Attratto da scorci fluviali e lacustri, dipinse paesaggi lombardi sul modello di quelli di Zimmermann e J. Lange (Paesaggio, 1862, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo). Più sciolto fu il linguaggio della piena maturità, segnato da una condotta macchiettistica (Val di Ledro, 1877, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo) e dalla ricerca di suggestivi effetti di luce, come nella Veduta di Brescia ( Milano, Accademia di Brera), che nel 1879 gli valse il premio Mylius.