Ferrara Gandolfo Gaetano*
Termini Imerese (Palermo) 1766 - 1853
Figlio di un possidente, si formò nella sua città, presso la Scuola di I. Ugdulena e del paesaggista F.Polito. Notizie sulla sua produzione, improntata a canoni neoclassici e illuministi, si hanno anche da fonti documentarie. Intorno al 1818, su commissione di A. Gargotta, eseguì una pianta delle antiche terme citta-dine rinvenute durante gli scavi per i nuovi stabilimenti termali (Termini Imerese, Museo Civico). I temi archeologici tornano anche in alcuni disegni con Vedute dei dintorni della città di Termini, Un sepolcro del tardo impero, L'acquedotto Cornelio (1820-1821, tradotti poi all’acquaforte dallo stesso autore nel 1833). Un nucleo di dipinti è pervenuto al Museo di Termini grazie al legato Gargotta del 1859: fra gli altri, Battaglia di Alessandro Magno e Gesù Bambino, oltre a Sacro volto, recentemente attribuitogli. Della ricca produzione incisoria, con soggetti paesaggistici e archeologici, restano esempi nel suddetto Museo e nella Galleria Regionale di Palermo (fra gli altri, Battaglia navale nella rada di Termini, 1820, e Veduta del borgo e molo di Palermo).