Fergola Salvatore *
Napoli 1799 - 1874
Figlio di Luigi, si formò al vedutismo di J. P. Hackert. Nel 1819 fu nominato pittore di paesaggio del duca di Calabria che, salito al trono come Francesco I, gli affidò la documentazione dei fasti della corte (Varo a Castellammare, 1825, Caserta, Palazzo Reale). Nel 1829 seguì i sovrani di Napoli nella penisola iberica in occasione delle nozze di Maria Cristina e Ferdinando VII di Spagna. Fra il 1824 e il 1830 dipinse moltissimi paesaggi per regnanti e principi stranieri e, a partire dal 1826, partecipò assiduamente alle biennali borboniche: espose composizioni ispirate al viaggio in Spagna (1830, Il terribile passaggio nella valle di Balanguer in Catalogna), vedute commemorative (1841, L'inaugurazione della strada ferrata Napoli-Portici), fatti di cronaca (1843, Naufragio di quattro marinai), paesaggi storici di gusto smargiassiano (1851, Sagrifizi di Abele e di Caino, Napoli, Avvocatura dello Stato; 1859, Il Riposo in Egitto, Gesù nella barca degli apostoli che impone alle acque di calmarsi, Napoli, Museo di Capodimonte). Le sue vedute (Bagni di Santa Lucia, 1825 ca., Napoli, Museo di San Martino) mostrano nello studio della luce e del colore un aggiornamento sulle ricerche pittoriche di A. Sminck van Pitloo, mentre in opere di gusto romantico, come le scene di tempesta o i notturni, seguì dagli anni '40 una tendenza diffusa e gradita alla corte (Notturno a Capri, 1848, Napoli, Museo di Capodimonte). Fu presente alle esposizioni nazionali di Genova (1854), Firenze (1861), Milano (1872) e Napoli (1877).