Fanti Enrico (Settimio)*
Parma 1852 - 1922
L'artista è ricordato nei registri accademici, nelle carte autografe e nei cataloghi col nome di Settimio, mentre negli elenchi della Promotrice parmense sempre e solo come Enrico. Scambiato talora col padre Erminio, suo primo insegnante all'Accademia di Parma (dal 1866), è stato anche confuso con un omonimo concittadino, pittore dilettante e medico. Dopo un percorso scolastico ricco di premi, dal 1874 al 1893 partecipò regolarmente con soggetti paesaggistici alle promotrici di Parma, Torino, Genova e alle esposizioni di Milano (1872, 1876) e di Firenze (fra il 1875 e il 1889). L'inquadratura delle sue composizioni, inizialmente basata su ripartizioni per diagonali, dotate di una nitidezza e di un taglio scenografico che ricorda G. Boccaccio (Casa padronale con stagno, Fontevivo, Parma, Municipio), si sciolse poi in stesure più sintetiche, attente agli effetti luministici (Vicolo chiuso presso il duomo, Parma, Galleria Nazionale), aderenti alla lezione dei Carmignani (Sul Parma d'autunno, Soragna, Parma, Municipio).